un prezioso scrigno a due passi dal mare|civico museo del mare

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Ci voleva Triestenext  per visitare il Museo del Mare di Trieste.
E si che non è tanto distante da casa mia.
Gli sfreccio davanti quasi giornalmente, in motorino o durante il mio running mattutino verso la Lanterna.
Mai un minuto per entrare.
Poi finalmente l’occasione l’ho trovata.
E’ stata l’incontro organizzato, proprio in occasione di Triestenext lo scorso sabato “L’elica di Ressel: la propulsione triestina nella storia navale e aeronautica”.
Sono arrivata, ancora una volta, in ritardo.
Salgo di corsa le scale per arrivare in una sala conferenze all’ultimo piano del Museo.
Nonostante il mio incorreggibile ritardo, riesco subito a farmi catturare dalle parole del relatore dott. Mazzoli, che mi proietta nel mondo dell’elica, navale e aeronautica, e nella spumeggiante Trieste fin de siecle.

www.goodmorningtrieste.it_museo del mare
Sono, con la fantasia, sulla nave “Civetta” progettata a Trieste nei quartieri Pamphili a brevettare l’elica con Ressel_ tentativo fallito non per l’inadeguatezza dell’elica, che sarà brevettata da altri di lì a poco, ma per un’avaria ai motori. Cerco, invano, di ricordare il monumento a lui dedicato sul Ring viennese, di fronte al Politecnico, in piazza Ressel. Monumento che a Trieste gli fu rifiutato. “Una delle tante occasioni mancate di questa città”_ dice il Mazzoli.
Sono, agli inizi del secolo, con i fratelli Russian sulla loro “trappola di carta” e subito dopo sono in volo insieme a Costantino Economo _ famoso soprattutto per essere il  neurologo che ha scoperto l’encefalite letargica (quella di “Risvegli”, per intenderci) _ o sull’idrovolante di Carlo De Banfield.
Infine sono nelle fabbrica di Camillo Castiglioni, la Rapp Motor Werke che diventerà nel 1917 la famosissima  Bayrische Motor Werke (BMW, proprio lei) e che avrà come stemma proprio quell’elica _ stilizzata _ dalla quale siamo partiti.
Ritorno sulla terra.www.goodmorningtrieste.i_museo del mare2
Tocca la visita al Museo, collocato in quello che una volta era il Lazzaretto.
A ritroso partendo dall’alto, dalle origini della pesca e della marineria a motore.
Alcuni plastici raffigurano l’allora grandioso Porto Nuovo _ ora vecchio _ di Trieste.
Più in basso notevoli “modelli di cantiere”, e alcune sale dedicate alla gloriosa storia del canottaggio olimpico triestino.
Parecchi strumenti di bordo sono ben riposti nelle loro vetrine.

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Ma i pezzi forti sono al piano terra dove tra modelli di navi antiche e medioevali, troviamo lo zoppolo (o cupa) Lisa: uno dei due esemplari al mondo di antica imbarcazione mediterranea ricavata dallo scavo di un unico tronco, salvata dal noto raccoglitore” Diego De Enriquez. Uno dei visitatori giura di ricordare ancora una di queste imbarcazioni solcare, ancora  dopo la seconda guerra, le acque del golfo.
Ma le più interessanti, qui al piano terra, sono le sale dedicate agli inventori: la sala dedicata a Guglielmo Marconi, che contiene, oltre ad un modellino del piroscafo Elettra _ la cui prua si trova a Padriciano all’ingresso dell’Area di Ricerca, mentre una sezione trasversale dello scafo  nel cortile esterno del Museo_ anche il famoso tasto “wireless” con il quale Marconi riuscì ad illuminare  Sidney.
Interessante la nuova sala dedicata alla Fregata “Novara”, nave esplorativa di Massimiliano d’Asburgo.

www.goodmorningtrieste.it_l'elica di Ressel
Ed infine, per tornare al principio, la sala con il prototipo di elica navale inventato a Trieste da Ressel, al quale la cittadinanza dedicò una strada in semi centro, poco più di un mezzo vicoletto tra un oratorio e qualche palazzone anni sessanta.

Civico Museo del Mare
via di Campo Marzio, 5 Trieste
040304885
www.museodelmaretrieste.it
Apertura:tutti i giorni dalle 9 alle 13.30, tranne il mercoledì
Apertura speciale per #Barcolana46: il 9, 10,11e12 ottobre il Museo sarà aperto tutto il giorno, con orario no-stop

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