scuola di scrittura sherpazade |dare peso alle parole per alleggerirsi la vita

ph_annamaria castellan
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Patrizia Rigoni l’ avevo  “sfiorata” in occasione de “la carica delle centouno”, evento di donne per le donne organizzato a Trieste e a Pordenone attraverso il quale Patrizia è riuscita a convogliare le eccellenze femminili di questa Regione, insieme per due giorni a dialogare _ parola difficile, di questi tempi.
L’ho conosciuta quest’anno, in occasione di “Rose, libri, musica e vino”, la manifestazione che si svolge in maggio al roseto di San Giovanni e che Patrizia contribuisce ad organizzare con l’amico Giancarlo Carena dell’Azienda Agricola San Pantaleone.
Mi ha colpito la sua cultura, la sua vitalità, la sua voglia di fare, in un continuo e vulcanico eruttare di idee.
E una di queste, legata alla sua attività di formazione narrativa e di editing, mi ha incuriosito: la scuola di scrittura Sherpazade.
Sherpazade… il nome è  già di per sé curioso.
Me lo spiega Patrizia mentre ci beviamo una buona menta sedute davanti ad un computer nel luminoso salotto di casa sua.
Sherpazade _ mi dice_ è una scuola che cammina e che porta negli zaini i pesi delle parole. Una scuola un po’ sherpa e un po’ sherazade… Lo sai che non riesco a stare ferma! “

ph_annamaria Castellan
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E basta entrare nella sua bella casa per capire che Patrizia Rigoni è una donna in movimento, una  nomade.
Ogni angolo parla dei lei e dei suoi viaggi, delle persone che incontra o ha incontrato.
La sua menta dissetante ha il spore del Marocco.
La sua bevanda  allo zenzero, limone e menta evoca mondi lontani.
Le sue piante ti avvolgono come le sue parole, con le quali ama giocare  e intrattenere e divertire.
Mi spiega perchè ha deciso di fare una scuola di scrittura. “Perchè _ mi dice_ si è tante persone quante volte si è scolari. Perchè leggere è capire e scrivere è trovarsi; leggere è perdersi e scrivere è cercare”
Sherpazade è una scuola di scrittura che si muove, che cammina e arriva. Nei sabati e nei week end.
Una creatura viva, che può andare dove vuole, dove la chiamano, dove ci sia voglia di un po’ di silenzio e di parole.
Non serve molto: una stanza, una tenda, degli alberi.

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Basta avere la voglia di mettersi in gioco. O meglio, il coraggio.
A Trieste, a partire da ottobre, ogni primo sabato del mese si terranno nove giornate di scrittura con temi diversi _ l‘andare, l‘ammare, il creare _ in luoghi e stagioni diverse _ in inverno in città, in primavera sotto una quercia, in estate, tra gli ulivi _  in un crescendo di difficoltà.
Io il coraggio me lo faccio venire e ci andrò. Senza mai fermarsi.

Per il programma clicca su: www.lacaricadellecentouno.it
Per info: pat.rigoni@tiscalinet.it

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