un’istituzione triestina | l’osmizza

ph_daniela pick tamaro_2013

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Una freccia rossa e una frasca… anzi, tante! Qualche giorno fa, ad un incrocio stradale dalle parti di Sgonico, mi sono imbattuta in una serie di frecce e frasche, segno inequivocabile che è iniziata la stagione delle osmizze… Ma che cosa sono le osmizze si chiederanno i non triestini tra di voi…

Le osmizze sono un’istituzione. Sono frequentate da tutti, giovani e meno giovani, operai, professori universitari. Non appena, verso primavera, escono i primi raggi di sole, si popolano, soprattutto dal tardo pomeriggio in poi e durante i weekend.

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Le osmizze o ‘osmice – dallo sloveno ‘osem’ = 8 – sono dei locali tipici sparsi per tutto il Carso triestino e d’oltre confine. Alcune con una terrazza sul mare e con una vista mozzafiato. Per brevi periodi all’anno (in passato otto giorni, per l’appunto) viene permesso ai contadini di aprire l’attività commerciale in cui vendere i propri prodotti: vini (dal rosso Terrano ai bianchi Vitovska e Malvasia) salumi prosciutti formaggi uova sode, verdure sott’olio. Qualcuno offre addirittura l’olio di oliva, rigorosamente di produzione propria.

La vendita avviene di solito nelle cantine e nei giardini delle abitazioni che vengono attrezzati per l’occasione con panchine e tavoli di legno ricoperti dalle classiche cerate a quadretti rossi e bianchi.
Tutto funziona in modo molto semplice: si entra… si sceglie dal menu – scritto su una lavagnetta o esposto sul banco – si paga e si aspetta l’ordinazione per portarla al proprio tavolo. Un tagliere o piatti usa e getta con i salumi e i formaggi, stuzzicadenti al posto delle posate, una caraffa da quarto, mezzo o da litro con il vino, travasato al momento da grandi botti, qualche tovagliolo di carta, un bicchierino a testa…
Non aspettatevi bevande gassose ne caffè ne piatti caldi di alcun genere!

Le osmizze sono molto conviviali e si respira un’aria allegra, e con un pò di fortuna assisterete ad una performance di canzoni triestine magari accompagnate da una fisarmonica.Una bella esperienza tutta triestina…

Basta tenere gli occhi aperti e seguire la freccia rossa con la frasca oppure documentarsi prima di uscire di casa su uno dei numerosi siti. Sicuramente troverete un’osmizza che fa per voi!

 

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