scoprire trieste lungo “le vie delle foto”

www.goodmorningtrieste.itScoprire Trieste seguendo il fil rouge de “le vie delle foto”, mostra fotografica collettiva distribuita nei più bei locali di Trieste, fino al 2 di novembre.
Oltre 40 fotografi, per 40 locali.
E’ questa l’idea di Linda Simeone vulcanica ideatrice del progetto, che anche quest’anno ha escogitato un modo originale e divertente di visitare e scoprire, allo stesso tempo, nuovi fotografi, bei locali e gli angoli nascosti e segreti della città.
E diventare tutti fotografi, partecipando al ricco contest su Instagram, #LVDFcontest.
Ogni sabato sono programmati dei tours _ alle 10 e alle 16 _ che partendo dal punto Wind di Piazza Unità portano i visitatori a spasso per il centro cittadino.
Ho partecipato al primo di questi tour, dal titolo “Volti, cielo e terra dal lontano Oriente sino a Trieste
Sabato mattina ad accompagnarci, oltre alla bravissima guida Norberto Fragiacomo, c’era un sole ancora caldo, nonostante l’ autunno.
Un’inattesa e curiosa scoperta.

www.goodmorningtrieste.it
Scopro che su Palazzo Stratti, storico palazzo delle Assicurazioni Generali, nonché dell’ altrettanto storico “Caffe degli Specchi” domina la scultura di una locomotiva simbolo dell’operosità e ottimismo della città  di allora _ siamo verso la fine dell’ 800.
Scopro che quella bella decorazione di foglie su “casa Bartoli” in piazza della Borsa, uno dei migliori esempi del Liberty triestino, furono imposte dalla committenza all’architetto Max Fabiani, che non le avrebbe volute.
Scopro che l’edificio che si affaccia su Ponterosso, proprio di fronte al c.d. “Pontecurto” è la casa natale di quel Domenico Rossetti, cui tanto deve la città.www.goodmorningtrieste.it
I palazzi si specchiano nell’acqua immobile del Canale. L’aria è ferma.
Siamo alla prima tappa: n. 22 . Il fotografo  Vito Lisi presenta “Obiettivo Coppa America” da  Gustò, Piazza del Ponterosso 6/F. Napoletano, follemente innamorato di Trieste, Vito Lisi è presente. Ha voluto catturare le immagini di una giornata di Coppa America nel golfo di Napoli.
Le foto pendono dal soffitto. Dietro al banco, intanto la vita scorre. Un buon prosciutto cotto è pronto per essere tagliato, mentre in un angolo il pane è ancora nei sacchi.
Si prosegue. Direzione piazza Goldoni. Col naso all’insù, vedo un faccione che mi guarda. E’ il volto di quel commerciante greco, che ha fatto costruire la casa Czeicke dall’arch. Bubolini verso la fino del ‘700. Ci scontriamo quasi contro la barocca Casa delle Bisse.

www.goodmorningtrieste.it
Siamo in Via Santa Caterina, dove scopro che a Trieste è già quasi Natale!

www.goodmorningtrieste.it
Arriviamo alla seconda tappa di questo interessante tour. Nella Piazza Goldoni dominata da Casa Tonello, già ospedale dei greci, ci fermiamo al Pane quotidiano, n. 28, dove la fotografa triestina Giada Genzo presenta una Trieste giovane che vive “Dal tramonto in poi”.
Una tappa è d’obbligo tra il profumo di pane e di caffè che stuzzicano il senso di languore che ci coglie verso la fine della mattina.
Anche i bambini si rifocillano.
Proseguiamo verso il Viale XX settembre, già Via dell’Acquedotto, che fu urbanizzata da quel Domenico Rossetti del quale abbiamo visto la casa natale.www.goodmorningtrieste.it
Passeggiando all’ombra dei maestosi alberi lungo in Viale arriviamo alla terza tappa di questo itinerario. Al Pane quotidiano di Viale XX settembre 11, n. 38, espone il veneto, ma genovese d’adozione, Giorgio Scarfi che è riuscito a catturare le espressioni di gioia, di dolore, di fatica dei “Volti e sguardi dello sport”.
Proseguiamo, sempre lungo il Viale. All’ Aquedotto, n. 39, il diciottenne Erik Alberti presenta la sua Polonia con “#polska”, mentre più su, proprio sull’angolo del viale che da sul Teatro Rossetti, al Bar Rossetti, per l’appunto,  Stefano Sandrin, n. 41, espone i suoi “Ritratti“.
Dal Viale ci spostiamo verso via Coroneo. Passiamo di fianco al Giardino pubblico, il grande polmone verde di Trieste, tanto caro ai poeti triestini di ogni epoca.

www.goodmorningtrieste.it
I colori dell’autunno lo rendono ancora più affascinante di quello che è solitamente.
Arriviamo, stanchi ma contenti, all’ultima tappa di questo bel giro a spasso per Trieste lungo “le vie delle foto”. In via del Coroneo 31, al bar I 8ottanta c’è “il mondo dei Manichini” di Massimo Bardelli, n. 37.
La visita è finita. Ho conosciuto tante persone interessanti che insieme a me hanno partecipato al tour e al contest e ho scoperto tante cose che non conoscevo.
Le altre le potete scoprire anche voi, ogni sabato, seguendo…”le vie delle foto”.
Una vera caccia ai tesori di Trieste!

le vie delle foto
#leviedellefoto2014
Contest su instagram: #lvdfcontest

 

ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *