“Se voi venite a Trieste io vi condurrò per la marina,
lungo i moli quadrati e bianchi nel mare,
e vi mostrerò le tre nuove dighe nel vallon di Muggia,
fisse nell’onde, confini della tempesta (…)”.
Scipio Slataper, Il mio Carso
Cos’era Trieste e che atmosfera si respirava in città negli anni precedenti la prima guerra mondiale?
Lo potete scoprire andando a visitare la mostra “La grande Trieste 1891 – 1914. Ritratto di una città” alla ex Pescheria, sulle Rive fino al 3 maggio.
Una passeggiata tra foto_ più di 300 _ oggetti di valore_ tutti provenienti dai Civici Musei cittadini, dalla Biblioteca Civica e dalla Biblioteca Nazionale Slovena, nonché dall’archivio storico delle Assicurazioni Generali_ e vecchi cimeli.
Tra i tanti spicca un antico distributore automatico di polizze infortuni. Delle Assicurazioni Generali, naturalmente.
10 le sezioni, che ripercorrono le vicende, lo sviluppo, la vivacità culturale, la multiculturalità, la intraprendenza e la laboriosità di una città e di un mondo che lo scoppio della guerra ha bruscamente interrotto.
Io, la mostra, l’ho visitata qualche tempo dopo l’iniziale euforia dell’inaugurazione. A riflettori spenti, in santa pace.
Sono andata in in pomeriggio assolato, da sola.
Non nascondo il mio scetticismo iniziale. Non mi piace che si parli sempre di quello che Trieste era. Mi piacerebbe che Trieste si proiettasse in avanti o proponesse qualche cosa di nuovo.
Entro in quest’enorme spazio che è la ex Pescheria, troppe volte inutilizzato.
Il sole filtra dai grandi finestroni creando affascinanti giochi di luce.
Inizio a seguire sulla destra le varie sezioni della mostra:Sotto il segno degli Asburgo;La città immediata dell’Impero; La capitale dell’Adriatico asburgico; Proiezioni marittime della “Grande Trieste”; Scatola magica – luoghi della musica e dello spettacolo; La Trieste slovena; Sguardi sulla città; Nascita dell’archeologia; Arte a Trieste tra Monaco e Venezia – Una nuova e diversa scintillazione; Assicurazioni Generali: Trieste fulcro di una leva internazionale.
Ritrovo alcuni quadri del Revoltella, alcuni strumenti e poster di solito conservati al Sartorio, un coccodrillo del Museo di Storia Naturale…
Scopro una Trieste Romana.
Ritrovo i quadri che proprio il mese scorso ho commentato dietro ad un buon calice di vino con l’artista triestino Cervi Kervischer: un Luigi Nono, un Ciardi e due quadri degli artisti tedeschi Karl Frithjof Smith e Karl Boehme.
Tante e belle le foto. Testimoniano le Trieste di tutti i giorni di allora, nella quale ritrovo incredibilmente la Trieste di oggi.
Riconosco i luoghi: la Piazza Goldoni, il Porto _ allora Nuovo ora, purtroppo, Vecchio _ un Miramare che è sempre lo stesso, una Piazza Unità con gli alberi che mi è comunque familiare.
E la Pescheria, quella che ricordo anch’io, appena arrivata a Trieste, con i banchi di marmo carichi di sardoni e, dietro, i pescatori con i loro grembiuli lunghi fino ai piedi, i grossi stivaloni di gomma e la “spina” (id est pompa dell’acqua) in mano a rinfrescar il pesce.
Luogo simbolo del vecchio che può rinnovarsi.
La mostra è bella.
L’allestimento è interessante e riesce a valorizzare gli enormi spazi di quella Pescheria che è una della ragioni per cui bisogna venire a vedere questa mostra.
Alcune perplessità rimangono.
Mancano le didascalie in inglese. Le brochure per ora sono solo in italiano, ma _ mi assicurano all’ingresso_ le stanno traducendo. Il catalogo è componibile…I greci sono scomparsi.
“Può una mostra fare capire una città?” Leggo nell’aprire la piccola brochure che trovo sul bancone, all’ingresso, proprio davanti alla cassa.
Questa senz’altro ci prova.
8 febbraio/3 maggio 2015
ex Pescheria – Salone degli Incanti – Riva Nazario Sauro 1 – Trieste
Orario:
da lunedì a giovedì dalle 11 alle 19
venerdì e sabato dalle 11 alle 21
domenica e festivi dalle 10 alle 19
Ingresso:
intero € 6,00, ridotto € 4,00, gratuito fino a 14 anni
(previste forme di agevolazione per la visita congiunta alla mostra e ai Musei Civici)
Visite guidate
tutte le domeniche – ore 11
Contatti:
info@lagrandetrieste.it – www.lagrandetrieste.it
Facebook La grandeTrieste – Twitter @LaGrandeTrieste – Instagram @LaGrandeTrieste
Hashtag della mostra: #grandetrieste
