3 ottobre 2012

Riuscirò mai a mettere ordine al caos che regna oramai da mesi sulla mia scrivania? È così da quando ha iniziato a prendere forma la mie idea di fare un blog su Trieste.

A dire il vero è iniziato tutto per caso.

Era da un po’ di tempo che avevo la sensazione – sentivo il bisogno? -che avrei dovuto condividere con altri tutto ciò che stavo scoprendo di questa, oramai mia, città. Per mesi mi sono arrovellata sul modo di farlo: itinerari, siti web, guida alla città…. Per una buona volta le mille difficoltà della burocrazia mi hanno dato una mano spingendomi verso scelta definitiva del blog.

Non un blog divulgativo o meramente informativo (di quelli ce ne sono già tanti), ma u n blog del cuore, un diario sentimentale (sarà forse in po’ troppo velleitario?) alla scoperta di Trieste.

Così mi sono messa in moto, ho raccolto le idee; ho contattato chi pensavo fosse adatto a lavorare e a divertirsi con me e mi sono ritrovata con la testa piena di idee, la scrivania anche , un caos inenarrabile e due compagne di viaggio, Paola e Daniela.

Era impossibile fare a meno di Paola: esplosiva, conosce un sacco di gente, è curiosa e non si arrende di fronte ad alcuna difficoltà, ma soprattutto è dotata di una acutissima ironia, che ci rende la giornata migliore.

Daniela è più riflessiva, colta, parla un sacco di lingue. È la voce della nostra coscienza, il nostro “grillo parlante”.

Ora, che siamo in tre, siamo solo all’inizio, speriamo di venirne fuori: intanto ci divertiamo a fare riunioni fiume per decidere chi fa, che cosa, per accordarci sull’immagine dare alla pagina web che sta per nascere, coadiuvate dalle amiche Betty ed Elena della Wip, che, esterefatte, cercano di seguirci e di incanalare il fiume di idee che gli vomitiamo addosso ogni volta che ci incontriamo..

Ogni tanto un po’ di tensione – quella non fa mai male – in particolare sui sardoni barcolani, che ci hanno intrattenuto per un’intera giornata! A chi mai vuoi che gliene freghi se i sardoni barcolani sono molli e bianchi perché hanno solo un anno di vita e quelli siculi duri e neri perché sono più vecchietti? Al di là degli scontati doppi sensi, comunque Paola ci teneva un sacco a raccontare per filoe per segno quello che aveva sentito a proposito dei sardoni (più comunemente conosciuti come alici) in una affollatissima conferenza cui, a tutti i costi, aveva deciso di prendere parte. L’abbiamo lasciata fare….

Bah, ad ogni modo, al di là di queste idiozie, c’è un gran entusiasmo e una voglia di fare che ci porta a dire sempre di più che Trieste è una città più che mai viva e vivace ( non si parla solo di sardoni!), che un po’ si nasconde, come tutte le belle signore altere, ma originale, moderna, intellettuale, sportiva, intraprendente, scientifica……

Il blog partirà a giorni… Vi terrò informati dell’andazzo. A risentirci

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