la ragazza di trieste | parco di san giovanni

Anno 1982
Regia Pasquale Festa Campanile
Sceneggiatura Pasquale Festa Campanile, Ottavio Jemma
Attori Ben Gazzara, Ornella Muti, Mimsey Farmer

Dino Romani, Ben Gazzara, disegnatore di fumetti, un giorno, mentre si trova sulla spiaggia, salva una ragazza, Nicole, una splendida Ornella Muti,  dall’annegamento. Tra i due comincia una relazione che si ripete occasionalmente, con la giovane che spesso scompare inspiegabilmente per lunghi periodi.
Nicole soffre di problemi psichici che la portano ad assumere comportamenti  esibizionistici _ celebre la scena di piazza Unità _ e a rapidi cambiamenti di umore.
Nonostante ciò Dino decide di continuare la difficile storia con Nicole, la quale però ricomincia presto a manifestare i propri problemi, lasciandosi andare a incontri occasionali e diventando scontrosa e intrattabile, salvo rari momenti di lucidità.

www.goodmorningtrieste.it_san Giovanni
Non poteva mancare il parco di San Giovanni in questo film, nel quale Trieste appare tutta nella sua bellezza.
Non sono mai stata a S. Giovanni “prima“. Sono arrivata a Trieste troppo tardi.
S. Giovanni, l’ex ospedale psichiatrico, noto come ex Opp, dove nel 1971 arriva Basaglia ed in sette anni riuscira’ a  restituire ai “malati” i diritti della personalità, prima fra tutti  quello della libertà.
Una città nella città.
Prima chiusa. Adesso aperta.
Libera. Senza più cancelli.
Affascinante.
Inquietante_ un’ inquietudine che traspare ancora nei pochi edifici non ristrutturati, o dalle scritte sui muri di alcune palazzine_
Ambivalente_ l’ambivalenza di chi vuole curare la diversità di chi invece crede che la diversità sia normalità.
Un’ ambivalenza che traspare ancora nella vicinanza tra il ristrutturato e  la decadenza…. da ristrutturare.
Immerso nel verde.
Io ci vado spesso.
A passeggiare nella zona nord, dove sui muri ci sono ancora le scritte rosse degli anni ’70.
Dove c’è la chiesa.

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Qualche volta mi fermo a pranzo al Posto delle Fragole, il locale della cooperativa S. Giovanni, composta da persone con un’esperienza psichiatrica o di tossicodipendenza_ dove ho mangiato una vellutata di porri, cozze e limone strepitosa.
Qualche volta vado a fare una scappata da Lister, dove l’arte del riciclo è una realtà che fa bene. E’ qui che vengono confezionate le famose Mis Mas, borse confezionate con il pvc dei banner dismessi.

mis mas_lister
In primavera ci vengo per gli Horti Tergestini, e in maggio vengo tra le rose del roseto, con i libri, il vino e la musica…
Quante belle cose si possono fare qui. Si può anche ascoltare Radio fragola, che ha da poco compiuto i suoi primo 30 anni!
Qualche volta scendo verso la città per incontrare la statua di Marco Cavallo, quello che aprì la breccia del manicomio.
Portato a spasso per la città, nel 1973, da operatori, studenti, pazienti, artisti.
Riportato a spasso per l’Italia quest’anno…
Simbolo di libertà. Da vedere

 

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