la ricetta della domenica | crostata di pesche e zenzero di ciona

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Per gentile concessione di Nadia Zorzin, entusiasta imprenditrice agricola de La Terra di Ciona,  eccovi una bella ricetta estiva: una crostata di pesche e zenzero buona quanto utile per riutilizzare le macedonie di pesche al limone o al vino che stazionano nel frigo d’estate.

Le pesche fanno sentire aria d’estate e con questa stagione così piovosa ne ho proprio bisogno. Non c’è nulla di più confortante di una buona fetta di torta: non ci sono creme, mousse o gelati che, almeno a me, danno la stessa sensazione. Così oggi, che è domenica, mi regalo una buona torta alle pesche.
Ho provato a rielaborare una ricetta di crostata all’olio, che dona quel sapore un po’ casereccio molto amato dalla mia famiglia.

ciona-crostata-pesche-ingredienti[1]

CROSTATA ALL’OLIO RIPIENA DI “PIARSOLADA” ALLO ZENZERO
Per 8 persone || Tempi: 1 ora di preparazione e tempi di riposo e 30 minuti di cottura  || Facile
Ingredienti
per l’impasto:
300 g di Farina di Ciona Tipo 2 + un po’ per la teglia
100 g di zucchero di canna
1 uovo
50 ml d’olio extra vergine d’oliva + un po’ per la teglia
80 ml di vino bianco
la buccia di un limone biologico
una bustina di lievito
sale (un bel pizzico: a me piace leggermente salata)
per la “piarsolada” allo zenzero:
3/4 pesche bianche, io ho usato la varietà Maria Bianca (biologiche, se le trovate)
2/3 cucchiai di zucchero bianco, dipende da quanto sono dolci le pesche che comprate
150 ml di vino bianco
una grattata generosa di zenzero fresco, circa 10 g.

Procedimento
Iniziamo con la più semplice e classica delle ricette regionali: la “piarsolada” di pesche bianche, la più aromatica e profumata tra le pesche. Ho lavato bene 4 pesche e le ho affettate con la buccia; le ho lasciate marinare con il vino, lo zucchero bianco più neutro al palato e lo zenzero, che ho aggiunto alla ricetta originale. Non andando spesso al supermercato, quando trovo lo zenzero lo prendo e ne conservo dei pezzetti in freezer, rimangono perfetti e si possono grattuggiare ancora gelati.
Passata mezz’ora, ho cucinato le pesche con la marinatura a fuoco vivace per qualche minuto facendo assorbire un po’ il liquido. A questo punto ho lasciato raffreddare il ripieno.
Nel frattempo in una terrina ho mescolato la farina con lo zucchero di canna, il lievito e la scorza del limone. A parte ho emulsionato l’uovo, l’olio, il vino e il sale. Ho unito gli ingredienti e ho impastato velocemente fino ad ottenere una palla a consistenza omogenea. Ho lasciato riposare l’impasto per mezz’ora in frigo o in freezer se fa molto caldo.
Con i 2/3 dell’impasto ho ricavato un disco con il quale ho foderato una tortiera di 28 cm precedentemente oleata e infarinata, quindi ho farcito con le pesche e la marinatura ormai raffreddate. La pasta restante mi è servita per ricavare il secondo disco di copertura della crostata che ho sigillato con le dita.
Si cucina a 180° con forno preriscaldato per 30 minuti.
A pensarci bene credo che questa ricetta ci tornerà utile per riutilizzare le macedonie di pesche al limone o al vino rimaste dai festini estivi.

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