17 ottobre 2012

rive_trieste_barcolana

Torniamo da dove eravamo rimaste: la sparizione delle mie compagne di viaggio.

Paola alla fine ce l’ha fatta a fare la festa – non avevo dubbi al riguardo.

Una festa bellissima.

Tutto è filato via liscio come l’olio. Lei, che fino alle quattro del pomeriggio era ancora a letto a pensare come avrebbe potuto farcela, si è data una scrollata, si è “arganata” su dal letto – come dice lei – si è data una buona dose di cerone, per coprire il pallore del malessere e del panico ed ha fatto la buona padrona di casa come se nulla fosse.

Stava benissimo.

Gli invitati erano effettivamente una ottantina, forse anche un poco di più. Tutti schiacciati nel suo delizioso appartamento, chi più chi meno allegramente brillo; un mix di gente veramente interessante.

Tantissimi arrivati da fuori Trieste, in città in occasione della Barcolana.

Festa di barche, settimana di baldoria qui a Trieste quella che precede l’oramai famosissima regata che ogni anno il secondo week end di ottobre si svolge nella cornice del Golfo di Trieste.

Appuntamento fisso per migliaia di velisti, che accorrono qui, chi per puro agonismo, nel tentativo di vincere la regata, chi per puro divertimento, per poter dire “C’ero anche io”. Appuntamento fisso anche per tutti i triestini che per una settimana vedono la loro città trasformata in un enorme bazar: bancarelle sulle Rive, bancarelle lungo Ponterosso, negozi sempre aperti, con le vetrine addobbate a tema. Un fiume in piena di gente che corre sulle rive per ammirare le barche che ogni giorno arrivano ed attraccano sulla banchina, per fermarsi a mangiare in una qualche banchetto, chessò, un fritto di pescetti, gli immancabili sardoni impanadi, un bel panino con del Praga caldo tagliato a mano o anche solo per bere una birretta o un calice di un qualche buon vino della zona.

Occasione per far festa.

Occasione per poter invitare alcuni tra i tanti, che da tutta Italia, in quel week end si riversano su Trieste, come ha fatto Paola.

Ah, dimenticavo, occasione anche per poter dire a Daniela, anche lei tornata all’ovile, che se voleva venire accompagnata, sarebbe stato un vero piacere… E così è stato.

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